“A secret vice”: così J.R.R.Tolkien descriveva quella sua passione di inventore di lingue. Sì perché, nonostante il successo della trilogia cinematografica, il Signore degli Anelli non è una semplice opera fantasy. Si tratta di un libro che fa parte di un intero mondo inventato e costruito, con tanto di miti della creazione, storia, culture… e lingue.
Sì, lingue inventate. Tolkien, filologo, aveva costruito più o meno dettagliatamente molte delle lingue presenti nella sua Terra di Mezzo. E non era l’unico con quel vizio.
Molti conosceranno l’Abate Zamenhof, inventore dell’Esperanto. E prima di lui altri si cimentarono nella costruzione di lingue universali, di lingue logiche adatte a descrivere il mondo senza errore né ambiguità, ma anche di gerghi segreti. Io ho da sempre questa passione – e quando ho iniziato a giocare di ruolo l’ho anche coniugata con la passione nel costruire mondi e inventare culture: mitopoiesi.
Ormai il poco tempo libero è tiranno e non ho tempo per dedicarmi attivamente a questo vizio segreto… ma non mi sono mai disiscritto da alcune delle mailing list più importanti nell’ambito né ho rinunciato a impararmi il lojban (e ancora ricordo un po’ di Klingon, tanto da terminare questo articolo in modo banale).
Qapla’
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